Oriente e Occidente…Un solo mondo, una bevanda universale: il tè
Il tè come bevanda ha una storia lunga e complessa nella quale s’intrecciano miti, cultura popolare e fatti in grado d’abbracciare un arco di tempo di oltre 5000 anni.
Nonostante India e Giappone si ritengano la culla di questa celebre bevanda, è ormai ampiamente dimostrato che la cultura del tè ha avuto origine in Cina. Fu infatti la cultura cinese, che già faceva ampio utilizzo della pianta a scopo medicinale, ad usare per prima il tè come bevanda.
Secondo recenti rilevazioni, delle tre bevande calde più bevute al mondo – caffè, tè, cioccolata – il tè è la regina indiscussa. Esistono diverse varietà di questa bevanda, tè nero, verde, bianco, oolong, pu–erh, aromatizzato, miscelato, affumicato, ma al di là delle diverse tipologie e classificazioni il tè più costoso al mondo è il leggendario Da Hong Pao, detto anche il tè dei Ming perché proveniente da sole 6 piante sopravvissute nei secoli e coltivate nella provincia orientale di Fujian, nelle terreche un tempo erano i giardini della dinastia Ming. Un grammo di Da Hong Pao costa 1.300 euro,ma se vorrete bere una tazza di questo tè dovrete metter in conto di spenderne almeno 9000.
Ma come nacque la bevanda del tè? Proprio come accade spesso con le migliori scoperte, anche per il tè galeotto fu il caso. Si racconta infatti che nel 2737 a.C. l’imperatore dell’antica Cina Shen Nung, illustre erborista, un giorno mentre era intento a preparare uno dei suoi intrugli di erbe, vide cadere per sbaglio una foglia di tè in una ciotola d’acqua bollente. Incuriosito dal profumo che la ciotola emanava, decise di bere un sorso e nel farlo, stupito dal conforto che quella bevanda sembrava arrecare ad anima e corpo, pronunciò la parola t’ sa! cioè “divino!”. Da allora il tè è rimasto un protagonista nella vita dei cinesi e ovunque nel mondo, da Oriente a Occidente.
Se in Occidente, in particolare nei paesi anglosassoni, l’appuntamento pomeridiano del tè si è trasformato in un vero e proprio stile di vita, chiamato “Wonderful time” per il richiamo all’idea di pausa, comfort e cura del sé, in Oriente il tè è un vero e proprio must che scandisce la giornata, a tal punto che un antico proverbio cinese recita: “il primo infuso è per il gusto. Il secondo è per il piacere. Il terzo per l’occhio ed il quarto è per il rilassamento.”
In ogni caso Oriente o Occidente poco importa, perché Paese che vai, tazza di tè che trovi…E così se vi recherete nel Regno Unito vi vedrete servito il tè mescolato con del latte, se andrete in Tibet vi verrà servito il Po Cha, tè nero con burro di yak, sale e zenzero, in Marocco vi verrà offerto del tè verde con foglie di menta e cinque zollette di zucchero e rifiutarlo sarebbe considerato un’offesa all’ospitalità; se invece viaggerete fino a Istanbul potrete gustare del tè con anice stellato servito in caratteristici bicchierini a forma di tulipano, mentre in India arricchiranno il vostro infuso con cannella, cardamomo, pepe nero e chiodi di garofano. Se poi vi spingerete fino in Russia allora vi verrà chiesto di seguire un’antica tradizione di convivialità che vuole che il tè sia sorseggiato tenendo una zolletta di zucchero tra i denti, e dovrete bere tè fino a quando, tazza dopo tazza, la zolletta non sarà completamente sciolta… A voi la scelta!
di Sofia Giovani